Maggio dela Musica “Di Balene e Altre Storie”, al Museo Darwin – Dohrn una perla rara

Per l’Associazione Maggio della Musica, nell’ambito della rassegna “I Concerti dell’Acquario” al Museo Darwin – Dohrn di Napoli si è tenuto il  concerto di musica contemporanea “Di Balene e Altre Storie.”

Protagonista Il Trio di Sentieri selvaggi formato da Paola Fre (flauto), Andrea Rebaudengo (pianoforte) e Aya Shimura (violoncello), che si è esibito in un programma  pensato  in funzione del luogo, da cui  il titolo del concerto, inserendovi anche un brano in prima assoluta.

Aya Shimura

Il colletttivo da 27 anni è impegnato nella divulgazione della musica contemporanea, diretta alla conquista delle grandi platee. A giudicare dall’en plein in sala tra abbonati e spettatori occasionali, dall’attenzione all’ascolto e dalla assenza di abbandoni, che connota gli spettacoli che non ottengono gradimento,    molti incuriositi dalla composizione al debutto di tema marinaro eseguita in uno spazio fantastico ed evocativo, si può affermare che la serata è stata un successo

Taluni in quanto conscitori del repertorio, altri stimolati dalla rara occasione, la folta platea è  parsa godere dell’ascolto di questo intrigante repertorio:

Incerte cartografie di mare di Galante nella descrizione del suo autore, “… evoca un immaginario e surreale portolano musicale, indicante quattro luoghi di mare indefiniti e misteriosi”.

Una nobile nave seppur malinconica, definizione di Melville della nave Pequod, labaleniera a caccia della balena bianca. Sei episodi musicali che alludono al racconto, si susseguono senza soluzione di continuità , costruiti con lo stesso materiale sonoro. Sritta da Galante,  in prima assoluta

Vox balenae di Crumb(1971),  ispirato da una registrazione dei suoni emessi da una megattera. La riscrittura prevede che flauto, violoncello e pianoforte siano amplificati elettronicamente. Crumb raccomanda inoltre agli esecutori di suonare i crotali e di indossare mezze maschere nere per incarnare simbolicamente le potenti e impersonali forze della natura.

Venus de Milo, per flauto violoncello, e pianoforte.una composizione giovanile di Carlo Boccadoro,  fondatore del gruppo.

Complice questo sacrario del mare, le immagini in proiezione, i suoni raffinatie rarefatti, una  musica visiva che sussurra all’orecchio e libera la fantasia, nel  “Maggio” una serata di grande fascinazione.

A. Braschi